L’estetica degli spazi in Scientology

di Luigi Berzano

“Nelle ricerche su Scientology non sono frequenti gli approfondimenti della sua dimensione estetica, nonostante che il volume sull’arte scritto dal suo fondatore L. Ron Hubbard abbia visto la luce nel 1951, proprio negli anni nei quali Scientology si stava formando e nonostante che il tutto avvenisse nel periodo storico che ha iniziato l’epoca per eccellenza dell’estetica.

Ma l’essere contemporanei all’oggetto della ricerca, spesso, fa velo ai ricercatori per una più profonda comprensione di quanto stanno studiando. Forse, tutto ciò è avvenuto anche per le analisi sull’estetica degli spazi in Scientology.

In questo intervento vorrei ipotizzare che la natura estetica sia propria e peculiare soprattutto delle forme spirituali e religiosi, quali Scientology, e che soprattutto ad essa dovrebbero riferirsi anche le scienze sociali della religione.”

Sull’autore

Luigi Berzano è un sociologo, sacerdote e accademico.

Già ordinario di Sociologia all’Università di Torino, è parroco di Valleandona, frazione di Asti.

Ha pubblicato più di quaranta opere su temi inerenti alla sociologia della religione.

È coeditore della Annual Rewiew of the Sociology of Religion e direttore dell’Osservatorio sul Pluralismo Religioso.

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